l successo di una Fiera è decretato dai visitatori: sono loro che motivano gli espositori a partecipare e a presentare al meglio i propri prodotti e che suggeriscono
all’ente organizzatore i temi di maggiore interesse. Bisogna però volerli e saperli ascoltare.
Credo che il segreto della formula di successo di SPS/IPC/Drives Italia stia proprio in questa capacità. Per questo l’edizione 2014 si è sviluppata ulteriormente pur mantenendo una chiara perimetrazione merceologica, ma o rendo nuovi
spunti di ri essione, proponendo nuovi progetti e soprattutto con un maggiore respiro in termini di spazio fruibile. Da qui il doppio padiglione, che ha permesso di equilibrare al meglio gli spazi espositivi e quelli convegnistici, e offre al contempo altre aree per il relax e il ristoro. Il tutto a fronte di un’attenta distribuzione degli
stand degli espositori dell’Advisory Panel, dei system integrator, della stampa specializzata, delle università e delle start-up. Una quarta edizione, quindi, all’insegna della continuità, senza però rinunciare alle novità. Per organizzare adeguatamente le tavole rotonde è stata necessaria un’attenta regia e un coinvolgimento di molti attori che sono stati selezionati e allertati con molto anticipo. Sto pensando in particolare alla tavola rotonda che si è svolta il primo giorno dedicata al mercato, alle aspettative per i vari settori industriali, con il conseguente riscontro sui prodotti di automazione. Non sono certo da meno, poi, le tavole rotonde del secondo giorno dedicate all’evoluzione tecnologica e che vedranno la primaria presenza dei membri del comitato scienti
co della manifestazione. Per
finire con la tavola rotonda dedicata agli end user che quest’anno sono coloro che appartengono al settore farmaceutico e della cosmesi. Un programma ricco di avvenimenti, dunque, ma sopratutto ricco di protagonisti che con la loro partecipazione hanno offerto competenza e un know-how di grande respiro.